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«[...] Dovremmo pure ricordare quel semplicissimo, ottimo Teodoro Ceretti che gli Intresi suoi coetanei avevano scherzosamente battezzato col nomignolo di Scarpetta per avere, da fanciullo, perso una piccola calzatura stata poi ritrovata, dopo affannose ricerche, in una fumante polenta rovesciata sulla tavola del desco famigliare». |
La Gazzetta del Lago Maggiore, 12/9/1942 |
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