Casale Monferrato, 20 dicembre 1825 |
Pallanza, 29 novembre 1890 |
Ragazzo prodigio, all’età di 14 anni era già in grado di esibirsi in pubblico come valente pianista. A Bologna ricevette lezioni gratuite, consigli e protezione da Gioachino Rossini, e ivi compose messe, altre opere di carattere religioso e lavori strumentali. Tra le varie composizioni è da citare l’opera Marco Visconti e un Salve Regina che fu ben accolto e che gli procurò la nomina a membro dell’Accademia filarmonica della città felsinea. Da Bologna passò poi a Parigi, dove compose una gran quantità di brani per pianoforte e da camera. Partì quindi per Londra, dove dal 1848 fu aggregato alla compagnia del Teatro Covent Garden in qualità di compositore di balletti e si dedicò anche all’insegnamento del canto. Scrisse la musica per due grandi balletti, Le cinq sens e La Lutine, e per un’opera intitolata White Magic. Emanuele Billetta morì a Pallanza il 29 novembre 1890, lasciando una gran numero di romanze e melodie corali di notevole ispirazione e forma elegante, pubblicate in seguito a Parigi, Londra e Milano. A suo nome fu anche pubblicato un apprezzato manuale di Metodo di canto. |
[Leonardo Parachini] |