Gravellona Toce, 1793
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Omegna, 20 luglio 1879 |
Avvocato, nativo di Gravellona, nel 1820 sposò Rosa De Notaris - Viani di ricca famiglia pallanzese. Con testamento datato 15 settembre 1871 legò circa 200.000 lire, tra terreni e titoli di Stato, all’istituzione di un ricovero per i vecchioni di Pallanza e Omegna (e in relazione alla disponibilità di posto per quelli di Cireggio, Casale Corte Cerro e Ornavasso). Lasciò come unico usufruttuario il figlio Eugenio, morto il quale senza eredi, l’intero patrimonio passò al Comune (Decreto regio 5/4/1894). Il 22 dicembre 1895, il ricovero “Pio Luogo Capra” fu solennemente inaugurato nell’ala sinistra dell’ospedale Castelli. In quello stesso anno, in ricordo del benefattore venne immurata all’interno dell’istituto una lapide, ora non più esistente, con il suo nome e l’ammontare della somma donata. Dal 1938 l’Opera Pia cessò di funzionare e nel 1979 la Giunta regionale ne decretò lo scioglimento. |
Bibliografia A. Moriggia, Cenni sull’origine e sull’andamento dell’Istituto Capra per vecchi in Pallanza, Eredi Vercellini, Pallanza 1899. |
[Leonardo Parachini] |