Pallanza, 4 ottobre 1847
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Milano, 15 febbraio 1933
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Figlio di Giovanni, maestro di musica, e Antonia Franzi. Assessore e consigliere del Comune di Pallanza. Consigliere della Banca d'Italia. «Nella tarda età di 86 anni ma vegeto ancora, e sveglio di mente come negli anni migliori della sua vita operosa, repentinamente e serenamente è spirato mercoledì a Milano nella sua casa di Via Petrarca il cavaliere Luigi Menozzi. Amorosamente assistito dai figli diletti cavaliere Nanni e cavaliere Gigi e dai famigliari, ha affrontato il passo estremo al quale da tempo si preparava con un ultimo pensiero per la sua Pallanza, dove volle essere sepolto nella tomba di famiglia. Il cavaliere Luigi Menozzi di famiglia che ha una tradizione in Pallanza, iniziò giovanissimo la sua carriera negli affari. Il suo spirito d'accorta intraprendenza, la sua ferma volontà di farsi largo non disgiunta da specchiata scrupolosità, lo hanno messo presto in evidenza. Entrato nella Casa Branca quando l'azienda era ancora in formazione, seppe così farsi apprezzare da divenire procuratore generale. Sotto la sua guida la Casa Branca è assurta all'importanza di Casa mondiale. Poi vennero i momenti dell'amarezza che egli seppe affrontare e superare da forte. Ancora in questi ultimi anni incapace di restare inoperoso a godere il ben meritato riposo, il cavaliere Luigi Menozzi dedicava la sua sperimentata accortezza all'avviamento ed allo sviluppo della Casa Audion fondata dal figlio cavaliere Gigi che ha portato un soffio di modernità e di tecnicismo nell'organizzazione e nel funzionamento dell'azienda commerciale. Il cavaliere Luigi Menozzi, pur tenuto lontano da Pallanza dalle esigenze della sua attività, non ha dimenticato mai il suo paese nativo. Vi ritornava, quasi a temprare le sue forze, ogni qualvolta un attimo di sosta glielo consentiva. E tanto amore lo teneva legato alla sua Pallanza che volle dedicare gran parte delle sudate sue risorse in una opera che lo ha reso Cittadino Benemerito di Pallanza: la valorizzazione della vetta del Monterosso. L'incolto sterpeto dominante il più bel panorama del Lago è diventato per l'indefessa e faticosa opera del cavaliere Luigi Menozzi uno dei più bei parchi naturali del Lago Maggiore. All'intraprendenza ed alla borsa del cavaliere Menozzi è dovuta la strada carrozzabile che dalla Madonna di Campagna sale alla vetta del Monte che sarà il Belvedere di Verbania. Fu consigliere e assessore comunale, presidente onorario della Società Artigiana, fu consigliere e sostenitore prezioso di tutte le istituzioni cittadine aventi per scopo la valorizzazione di Pallanza e la beneficenza. Fu sostenitore del Museo». |
L'Unione, 18 febbraio 1933 |
[Leonardo Parachini] |